Cristianesimo Esoterico
Chiunque è interessato a questo lavoro, deve cercare di comprendere il ruolo che il cristianesimo ha svolto nella vita di Gurdjieff, e negli insegnamenti che egli ha portato in Occidente. La Quarta Via così come Gurdjieff ha voluto trasmetterla, approccia ad una genuina trasformazione attraverso l’Amore e la Compassione, dove gli sforzi verso l’evoluzione spirituale non sono separati dal nostro “Comune Padre Creatore” come Gurdjieff lo chiama nei “Racconti di Belzebù a suo nipote”.
Dopo la morte di Gurdjieff l’idea di Cristo è stata pian piano messa in secondo piano, come fosse qualcosa di non essenziale, presentando così il Lavoro freddo e privo di veri sentimenti, rendendolo solo una proposizione intellettuale. L’ idea di “cristianesimo esoterico” è stata presentata da Gurdjieff stesso nei suoi insegnamenti, nei suoi diversi manoscritti e nei discorsi che ha tenuto.
Gurdjieff era sempre molto diretto quando gli veniva chiesto di Cristo e del cristianesimo o quando egli stesso scriveva su questo tema:
Qual è il rapporto dell’insegnamento che voi esponete con il Cristianesimo quale noi lo conosciamo?”, domandò qualcuno.
“Non so quello che sapete del Cristianesimo, rispose G., accentuando questa parola. Sarebbe necessario parlare molto a lungo per chiarire che cosa intendete con questo termine. Ma per coloro che sanno, dirò, se volete, che questo è Cristianesimo esoterico. “Dovete capire, diceva, che ogni vera religione, parlo di quelle create con uno scopo preciso da uomini veramente sapienti, comporta due parti. La prima insegna ciò che deve essere fatto. Questa parte rientra nella sfera delle conoscenze generali e si corrompe col tempo man mano che si allontana dalla sua origine. L’altra parte insegna come fare ciò che insegna la prima. Essa è conservata segretamente in certe scuole e col suo aiuto è sempre possibile rettificare ciò che è stato falsato nella prima parte, o reintegrare ciò che è stato dimenticato. “Senza questa seconda parte, non può esistere conoscenza della religione o, in ogni caso, questa conoscenza resta incompleta e molto suggestiva. “Questa parte segreta esiste nel Cristianesimo, così come in tutte le altre religioni autentiche, e insegna come seguire i precetti del Cristo e ciò che essi realmente significano”.
“In genere conosciamo pochissimo del Cristianesimo e delle forme del culto cristiano, non conosciamo affatto la sua storia, come pure l’origine di un’infinità di cose. Per esempio la chiesa, il tempio dove si riuniscono i fedeli e dove sono celebrati gli uffizi secondo riti particolari, quali origini ha? Quanta gente non vi ha mai pensato! Taluni ritengono che le forme esteriori del culto, i riti, i cantici, siano stati inventati dai Padri della Chiesa. Altri pensano che le forme esteriori sono state prese a prestito in parte dai pagani, ed in parte dagli ebrei. Ma tutto ciò non è vero. La questione delle origini della Chiesa cristiana, vale a dire del tempio cristiano, è molto più interessante di quel che pensiamo. Innanzi tutto, la Chiesa e il culto, nella forma sotto la quale apparivano nei primi secoli dell’era cristiana, non poteva derivare dal paganesimo; non vi era niente di simile, né nei culti greci e romani, né nel giudaismo. La sinagoga, il tempio ebreo, i templi greci e romani, con i loro numerosi dei, erano molto differenti dalla chiesa cristiana, quale essa apparve nel primo e nel secondo secolo. La chiesa cristiana è una scuola e nessuno sa più che lo sia. Immaginatevi una scuola, dove i maestri tengano le loro lezioni e le loro dimostrazioni senza sapere che si tratta di lezioni e di dimostrazioni e dove gli allievi o i semplici auditori considerino questi corsi e dimostrazioni come cerimonie, riti o ‘sacramenti’, ossia magia. Questo assomiglierebbe molto alla chiesa cristiana dei nostri giorni.
“La chiesa cristiana, la forma cristiana del culto, non sono state inventate dai Padri della Chiesa. Tutto è stato preso in Egitto — ma non dall’Egitto a noi noto: bensì da un Egitto che non conosciamo. Quell’Egitto era nello stesso luogo dell’altro, ma era esistito molto tempo prima. Solo infime vestigia sono sopravvissute nei tempi storici, ma furono conservate in segreto, e così bene che non sappiamo nemmeno dove. “Vi sembrerà strano se dico che questo Egitto preistorico era cristiano molte migliaia d’anni prima della nascita di Cristo, o per meglio dire che la sua religione si fondava sugli stessi principi, sulle stesse idee del vero Cristianesimo. In questo Egitto preistorico, vi erano speciali scuole chiamate ‘scuole di ripetizione’. In quelle scuole si davano a date fisse, e in alcune di esse anche tutti i giorni, delle ripetizioni pubbliche, in forma condensata, del corso completo delle scienze insegnate. La ‘ripetizione’ durava talvolta una settimana intera o anche un mese. Grazie a queste ‘ripetizioni’ coloro che avevano seguito i corsi conservavano il contatto con le scuole e potevano così ritenere tutto ciò che avevano imparato. Alcuni venivano da molto lontano per assistere a queste ‘ripetizioni’ e ripartivano con un sentimento nuovo della loro appartenenza alla scuola. Nel corso dell’anno, c’erano giornate speciali consacrate a delle ripetizioni molto più complete, che si svolgevano con una solennità particolare e questi stessi giorni prendevano un senso simbolico. “Queste scuole di ripetizione servirono di modello alle chiese cristiane. Nelle chiese cristiane le forme di culto rappresentano, quasi interamente, ‘il ciclo di ripetizione’ delle scienze che trattano dell’Universo e dell’uomo. Le preghiere individuali, gli inni, il responsorio, tutto aveva, in queste ripetizioni, il suo proprio senso così come le feste e tutti i simboli religiosi; ma il loro significato è stato perso da molto tempo”.